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Arte

Chiesa parrocchiale dei Ss. Pietro e Paolo (XVIII secolo)


E' la Chiesa principale di Brusasco la cui costruzione, iniziata nel 1720, si è conclusa nel 1786 al termine di una lunga lite tra gli abitanti del piano e quelli della collina dove sorgeva la chiesa parrocchiale. Nel 1753 è stata dedicata ai SS. Pietro e Paolo.
La facciata, inizialmente spoglia, viene arricchita alla fine del 1800 con quattro statue raffiguranti i Santi Pietro, Paolo, Grato e Francesco. All'interno di particolare rilievo è il pulpito ligneo e la balconata dell'orchestra con le decorazioni di trofei musicali nei pannelli, la CAPPELLA di San ROCCO dove nel 1754 viene sistemata la tela centinata con le figure della Madonna di Oropa fra i Santi Sebastiano e Rocco, la CAPPELLA DEL ROSARIO. Ancora ammiriamo la CAPPELLA di San LUIGI con l'importante tela centrale del Cattaneo, che raffigura in alto la Vergine della Concezione, alla destra San Luigi Gonzaga e alla sinistra Santa Caterina, il PRESBITERIO, delimitato da una bella balaustra di marmo e la presenza del bellissimo altare marmoreo.
Dietro l'altare troneggiano le quattro grandi statue lignee argentate raffiguranti i Santi Pietro, Paolo, Michele Arcangelo e Bernardo. Le due statue sui valichi laterali dell'altare rappresentano i Santi Giuseppe e Antonio Abate.
La CAPPELLA di San CARLO comprende la tela raffigurante San Carlo in orazione presso un altare sul quale è posta una croce con il santo chiodo. Del dipinto, recentemente restaurato e riportato all'antico splendore, l'autore è ignoto, lo si pensa comunque datato nel primo quarto del Seicento. Meritano ancora di essere ricordate la CAPPELLA di San GIUSEPPE e il BATTISTERO.
Il 14 settembre del 2003 sono stati festeggiati solennemente i 250 della costruzione della Chiesa alla presenza di S.E. il Cardinale di Torino Severino Paletto e di Mons. Germano Zaccheo, Vescovo di casale Monferrato.


 


Chiesa cimiteriale di San Pietro (XI secolo)


E' la chiesa più antica di Brusasco e può essere considerata una delle più importanti testimonianze del romanico piemontese. Costruita intorno all'anno mille su una preesistente struttura del V-VI secolo, essa ne ha inglobato diverse parti, alcune delle quali ancora visibili.
Parrocchiale fino al 1592, dopo un periodo di abbandono negli anni sessanta del 1600 viene adibita a cappella del Cimitero e vi fu realizzato un nuovo altare dedicato a San Michele.
La struttura originaria era stata concepita a due navate, ma gli straripamenti del Po e i lunghi periodi di abbandono portarono alla rovina della navata nord, per cui oggi appare a navata unica. Nuovamente abbandonata durante il sec. XIX, nel 1889 diviene monumento nazionale e viene sottoposta a decidi interventi di restauro nel decennio successivo.
Fino agli anni quaranta del secolo scorso è stata utilizzata per le celebrazioni funebri; dopo un ulteriore periodo di abbandono, grazie all'impegno del Comune e al finanziamento di enti vari si è proceduto di recente al rifacimento del tetto e degli infissi ed al restauro degli affreschi.


 


Palazzo Ellena (XVIII secolo)


Edificio settecentesco attribuito all'Arch. Giovanni Maria Molino si sviluppa in forma quadrata su tre piani dall'aspetto molto sobrio con mattoni a vista.
I tre piani sono collegati da un ampio scalone al quale si accede dall'ampio ingresso a volta.
Dal piano terreno si ha l'accesso al giardino con la fontana ed all'ampio parco. Abitato fino a pochi anni fa dagli eredi della famiglia Tumino e Campini è stato di recente acquistato dal Comune di Brusasco per destinarlo a sede della Biblioteca Comunale e dell'Archivio Storico e per manifestazioni e iniziative culturali.


 


Piazzale Satti (XX secolo)


Edificio dei primi anni del '900 serviva da stazione della filovia Brusasco - Torino, il mitico "trAMWAY", in servizio fino alla fine degli anni quaranta. E' recentemente stato acquisito dal Comune per essere destinato a mercato coperto. La Stazione di arrivo del tramway, completamente ristrutturata, è divenuta sede dell'ufficio postale.


 


Palazzo Municipale (XIX secolo)


Edificio a pianta rettangolare su tre piani della prima metà del 1800 è attualmente sede degli uffici comunali. Sulla facciata si possono ammirare le lapidi a ricordo del passaggio di Giuseppe Garibaldi nel 1859 e della fondazione, nel 1893, della Banda Musicale "La Fenice".
Caratteristico l'ampio portico che dalla Via Circonvallazione immette nella Piazza San Pietro. Fino agli anni '60 è stato sede della Scuola Elementare.


 


Chiesa di San Michele Al Ghiaro (XVIII secolo)


La cappella è intitolata a San Michele e si troverebbe a pochi metri di distanza da quella che era l'antica "capella de Quadradula".
Nell'estimo delle chiese vercellesi del 1298/99 è citata una "ecclesia de Bruxsascho" e nello stesso estimo del 1299 compare il "Prioratus Santi Michaelis de Quaradola", citato in seguito con il toponimo di "Quadradula de Brusasco".
La Chiesa di San Michele viene ricostruita nella posizione attuale, in località Ghiaro, nel 1718 e compare nella mappa del 1750 annessa agli atti di una lite tra gli abitanti della piana e quelli del Luogo.
Negli ultimi anni si è proceduto ad un lavoro di consolidamento del tetto e al rifacimento dell'intonaco, grazie alla benevolenza e alla generosità degli abitanti delle frazioni vicine. Nella ricorrenza del Santo vi si celebra la Messa.


 


Chiesa di San Francesco (XVI secolo)


La Chiesetta si compone di un ampio vano rettangolare a cui si innesta quello quadrato del presbiterio al cui centro è eretto l'altare che è l'arredo più importante della Chiesa. Sopra di esso troneggia la grande tela raffigurante la Beata Vergine col Bambino, due Angioli e San Francesco. Datata fine cinquecento è stata molto probabilmente recuperata da altro ambiente ed è da attribuirsi alla Scuola del Moncalvo.


 


Chiesa di San Rocco (XIX secolo)


Tipica chiesetta di borgata si presenta curata e ben si inserisce nel verde della campagna circostante in località Valle. L'originale tela di San Rocco con il cane, attribuita al pittore Augero di Verolengo, è stata trafugata nel 1974 ed è attualmente sostituita da un olio su tavola con lo stesso soggetto del Girardi. Il 16 agosto, nella ricorrenza del santo, vi si celebra la Messa.


 


Ricetto del luogo - PORTA di San Sebastiano


Occupava il posto dell'attuale cancello di proprietà privata presso l'attuale campanile e da essa si entra nella piazza da cui di irradiavano cinque vie e che era il vero centro della vita civile del Borgo medioevale di Brusasco


 


Ricetto del luogo - Chiesa di San Bernardo (XVIII secolo)


L'attuale costruzione risale al 1763 quando, trasferita al piano la chiesa parrocchiale, venne quasi totalmente ricostruita su progetto dell'Architetto Molino.


 


Ricetto del luogo - Chiesa dell'Annunziata


Sorge sul poggio omonimo ed ancora nel 1665-68 è ricordata come Chiesa parrocchiale. Sul fianco destro sorge il piccolo cimitero che serve ancora oggi come luogo di sepoltura degli abitanti del Borgo


 


Ricetto del luogo - Castello (XVIII secolo)


L'attuale edificio risale alla seconda metà del 1700 e viene attribuito all'Architetto Govanni Maria Molino su commissione del Conte Cotti, musicista piuttosto noto di quell'epoca. Fino agli anni '70 del secolo scorso è stato di proprietà dei Padri Marianisti ed era collegato al vicino collegio. Attualmente è di proprietà privata.


 


Marcorengo - Chiesa parrocchiale (XVIII secolo)


Costruita a meta del 1700 è intitolata a San Pietro dove sorgeva l'antica Chiesa Parrocchiale edificata nella seconda metà del 1500. Al suo interno si possono osservare pitture di Rodolfo Morgari e di Francesco Ponsetti ed un paliotto della scuola degli Intelvesi. Il campanile è stato realizzato sono nel 1869 nel luogo dove sorgeva il vecchio cimitero, poi trasferito nel luogo attuale nel 1837.


 


Marcorengo - Chiesa di Sant'Orsola (XVII secolo)


Costruita nella prima meta del 1600 con il nome di San Bernardino sulla strada che congiungeva le città di Asti e Vercelli. Ancora oggi la Chiesa di Sant'Orsola e luogo di culto e di preghiera per i marcorenghesi che ad essa si rivolgono nei momenti di disgrazie come dimostrano gli ex voto appesi alle pareti.


 


Marcorengo - Rovine del Castello (XIII secolo)


Si trovano su un poggio nelle vicinanze del paese. Sono ancora visibili una torre quadrata con una finestrella e alcune mura perimetrali Conosciuto fin dal XIII secolo fu posseduto da vari Signori, dai Miroglio ai Radicati e fu irrimediabilmente distrutto nel 1625 durante la marcia di avvicinamento dei francesi a Verrua per porvi l'assedio.